Letture 2010

Il filò dei falò

 
Index del.icio.us



Nel frenetico rincorrersi dei giorni, difficilmente si cerca di guardarsi dentro per scoprire le nostre radici; soprattutto oggi, si preferisce vivere esclusivamente proiettati nel futuro, spinti dal vertiginoso moltiplicarsi e susseguirsi delle innovazioni scientifiche e tecnologiche, che rincorriamo spesso ciecamente, solo per non sentirci esclusi dal mondo moderno. Talvolta, però, fissando la nostra attenzione sull’ambiente che ci circonda, sulla sapiente disposizione di case, contrade, strade, campi, boschi, nasce l’esigenza di pensare al domani arricchendoci della conoscenza del passato, che non è solo ricostruzione degli eventi che il tempo tende a cancellare, ma è anche ricupero di un modo di sentire e di percepire la vita quotidiana, che ha condizionato molta parte della nostra storia. Questo libro, frutto di ricerche meticolose e approfondite, permette di conoscere il lungo cammino compiuto dalle generazioni che ci hanno preceduto in queste nostre valli ed è uno strumento indispensabile per chi, come i nostri figli, sia cresciuto o stia crescendo in una realtà che purtroppo poco spazio lascia ai ricordi, alle emozioni e ai sentimenti del passato.L’opera, quindi, non vuol essere una ricostruzione storica del territorio in cui ora abitiamo e dove hanno vissuto i nostri padri, ma è un prezioso affresco di una civiltà rurale raccontata attraverso le sensazioni, le credenze, le paure, le insicurezze, le regole non scritte, i proverbi, che il mondo agreste si era costruito per affrontare le dure prove dell’esistenza. I personaggi presentati conservano, poi, un’umanità sempre più rara, in un quadro sociale molto diverso dalla nostra contemporaneità.Nel mondo attuale, disorientato dal rapidissimo succedersi dei fatti, riteniamo sia importante e fondamentale entrare in contatto con questa civiltà, che si è formata con il lento sedimentarsi delle conoscenze nei cuori delle persone che l’hanno vissuta.Un insegnamento per noi, uomini moderni, sempre troppo distratti da mille messaggi e perciò sempre meno propensi a cercare di riflettere sull intimità delle cose e sull’animo delle persone che ci vivono accanto.Per tutto questo l' Amministrazione comunale è grata all' Autore per la realizzazione di un’opera che indubbiamente onora il nostro Comune, e la nostra storia.


Giordano Rossi

Sindaco di Velo d' Astico



Giovanni Matteo Filosofo è nato a Velo d’Astico, dove ancora risiede. Laureato a pieni voti a Padova, in Pedagogia, ha poi conseguito il diploma di Insegnamenti Artistici. Esperto di Didattica della Storia e di Scienze Umane per l’Irrsae Veneto (Istituto regionale di ricerca, sperimentazione e aggiornamento educativo), dopo aver insegnato nella Scuola Elementare, è stato docente di Filosofia, Psicologia, Antropologia culturale e Sociologia al Liceo della Scienze Sociali “Martini” di Schio. Ha fondato ed è direttore dell”Università Popolare Alto Astico e Posina”. Giornalista-pubblicista, è capo Ufficio Stampa della Comunità Montana con sede ad Arsiero, studioso della figura e delle opere del Fogazzaro, dei tesori artistici e delle tradizioni locali, con personali ricerche che ha tradotto in vari saggi e pubblicazioni. E' curatore e conservatore della Mostra fotografica permanente su “Antonio Fogazzaro e il suo piccolo grande mondo”, allestita a Lago di Velo. Periodicamente tiene conferenze e conduce itinerari ai centri d’arte, ai luoghi fogazzariani e alle ville palladiane.


In copertina, da La Primavera di A. Botticelli:

Flora, divinità della fioritura e della giovinezza, protettrice della fertilità. La dea, da cui nascono la poesia e il bel dire, è la Prima vera stessa, forza universale ciclica e dal potere rigenerativo.


JAlbum 7.3